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Analisi paratia libera
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Manual (Manuale):
Se la resistenza all’interfaccia è impostata su Manual, il valore di
Rinter
può
essere
inserito
manualmente.
In
generale,
per
un’interazione terreno-struttura reale l’interfaccia è più debole e
più deformabile del terreno ad essa assegnato, ciò significa che il
valore di Rinter deve essere minore di 1,0. In letteratura è possibile
rinvenire i valori da assegnare ad Rinter in relazione al tipo di
terreno ed al materiale costituente le strutture. In assenza di
informazioni dettagliate si può assumere che Rinter è dell’ordine di
2/3. Di norma non dovrebbero essere adoperati valori di Rinter
maggiori di 1,0.
Se l’interfacia è sollecitata in campo elastico si possono verificare sia scorrimenti
(spostamenti
relativi
nella
direzione
parallela
all’interfaccia)
sia
distacchi
o
sovrapposizioni (cioè spostamenti relativi nella direzione normale all’interfaccia).
L’entità di questi spostamenti è fornita dalle relazioni:
In cui Gi è il modulo elastico di taglio dell’interfaccia, Eoed,i è il modulo di compressione
monodimensionale (modulo edometrico) dell’interfaccia e ti è lo spessore virtuale
dell’interfaccia, stabilito durante la generazione delle interfacce nel modello
geometrico. Il modulo di compressione monodimensionale e quello di taglio sono legati
dalle relazioni:
Da queste equazioni risulta chiaro che, qualora ai parametri elastici siano asseganti dei
valori bassi, gli spostamenti elastici potrebbero risultare eccessivamente grandi. D’altra
parte se i valori dei parametri elastici sono troppo grandi, può verificarsi un un cattivo
condizionamento della matrice delle rigidezze. Il fattore chiave nella determinazione
della rigidezza dell’interfaccia è il suo spessore virtuale. Questo valore è scelto in modo
automatico dal programma così da ottenere una rigidezza adeguata. In ogni caso
l’utente può modificare lo spessore virtuale.
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Introduzione
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